mercoledì 3 ottobre 2018

Il caso: il locale notturno fa baccano, il condominio limitrofo si ribella e vuole far chiudere il locale (ispirato ad un caso reale). PUNTATA 1

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Telefona in studio il sig. AAA per un appuntamento . E' molto concitato.

Ci vediamo qualche giorno dopo e AAA mi descrive la situazione.

I FATTI narrati dai clienti: AAA è proprietario di un alloggio in un piccolo condominio  nello stesso stabile abitano sia il fratello che gli anziani genitori. AAA riferisce che alcuni mesi prima, al piano terra del medesimo condominio è stato aperto un locale birreria che protrae la sua attività fino alle tre/quattro del mattino , tra musica e schiamazzi sia all'interno che nell'antistante grande dehor. Risultato: pare che nessuno dei condomini riesca più a riposare.
Vani i tentativi bonari di chiedere ai gestori una riduzione di orario e un contenimento del rumore.
Io e la mia collega accettiamo l'incarico, ritiriamo la documentazione e prendiamo qualche giorno di tempo per studiare il caso; rivedremo il cliente la settimana successiva.

STUDIAMO IL CASO: Con quali strumenti giuridici possiamo aiutare i nostri clienti?
Io e la collega ci confrontiamo e nella nostra analisi della vicenda emergono due aspetti principali: occorre avere una ragionevole certezza che il rumore prodotto da locale superi effettivamente i limiti soglia previsti dalla legge; occorre poi considerare che il locale fa parte del condominio "disturbato", è dunque importante studiare il regolamento condominiale per verificare eventuali disposizioni in merito alle attività commerciali (sono consentite? Entro che limiti? Occorre una delibera ad hoc? ecc).

Fissiamo un secondo incontro con il cliente suggerendo di coinvolgere anche l'amministratore di condominio e esponiamo quanto segue.

Il regolamento  condominiale è scritto in maniera non del tutto chiara ma,  dalla lettura di alcuni passaggi, ci sembra di poter sostenere con ragionevole convinzione che per aprire un'attività commerciale  rumorosa  esso richieda l'assenso unanime da parte dei condomini (i clienti confermano che tale assenso non  è mai stato chiesto dai proprietari dei locali e, non solo,. pare che ci siano dei verbali di assemblea in cui i condomini avevano manifestato formalmente la loro opposizione); chiediamo che ci vengano forniti questi documenti e suggeriamo poi di incaricare un tecnico che possa effettuare delle rilevazioni sul rumore, in modo da essere più sicuri circa la fondatezza e legittimità delle nostre doglianze.
E' poi importante capire se possano esserci dei testimoni da chiamare nel proseguo della causa a sostegno della nostra ricostruzione dei fatti. In caso positivo, i clienti dovranno fornirci nominativi e residenza.

Spieghiamo che la via per cercare di ottenere giustizia è iniziare un procedimento giudiziario mediante notifica di un atto di citazione. Avvertiamo che i tempi non saranno brevi e la strada difficile ma le probabilità di vittoria sono buone, sia sotto il profilo della violazione del regolamento condominiale sia rispetto al superamento della soglia legale di rumore.

I clienti sono sicuri di voler procedere. Sentono di non avere alternative perché i giorni passano e la mancanza di sonno comincia ad avere effetti preoccupanti sulle loro vite.
Rimaniamo dunque d'accordo che noi legali avremmo iniziamo ad abbozzare l'atto  di citazione, mentre i clienti avrebbero provveduto ad incaricare un tecnico acustico e raccogliere i documenti e le informazioni da noi richieste.
Ci risentiremo per un nuovo appuntamento non appena saranno in possesso della relazione tecnica acustica.

Una telefonata del sig. AAA ci induce ad anticipare l'incontro; il cliente ci avverte che i conduttori del locale hanno installato un grosso condizionatore lungo le mura condominiale, lato cortile, senza alcuna autorizzazione da parte del Condominio. AAA fa presente che di fronte  alle rimostranze dei condomini, i conduttori del locale hanno risposto con "toni violenti" e parole del tipo "se non ci lascerete in pace, ve ne pentirete". I nostri clienti vorrebbero immediatamente sporgere querela (comprensibile lo stato d'animo considerato che da mesi tollerano rumori notturni che ne disturbano il sonno e la controparte pare, non solo poco collaborativa, ma addirittura aggressiva nei loro confronti). Pur capendo le ragioni dei clienti, a nostro parere occorre essere cauti e ragionare bene su come sia più produttivo procedere. Fissiamo un incontro per comprendere meglio la dinamica dell'accaduto.


Il racconto continua nel prossimo post!!



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